Il Cammino Basiliano della Sila Piccola
Parco Nazionale della Sila – Sila Piccola
Aprile/ottobre
Tappe 27-40, 12 giorni – 240 Km Circa
Le tappe 27-40 ripercorrono il cammino nella Sila Piccola. Partendo da San Giovanni in Fiore nel cuore della Sila Greca, attraverseremo borghi e luoghi ricchi di storia fino a giungere nella PreSila Catanzarese che regalerà l'incanto delle riserve naturali delle Valli Cupe, fino a giungere a Villaggio Mancuso e ridiscendere infine fino a Squillace che affascinerà il viandante con la sua storia leggendaria
Programma di viaggio
Da Rocca Imperiale a Reggio Calabria: un percorso di 73 tappe che si snoda in oltre mille chilometri di sentieri, ricostruito seguendo le tracce dei monaci italo-greci-ispirati dalla vita di San Basilio – e dei più remoti richiami indigeni, greci e romani, senza sottrarsi alle maestose impronte normanne nel cuore del Mediterraneo. È il cammino Basiliano: un itinerario di storia, arte e religione che si compie fra i monti del Pollino, della Sila, e dell’Aspromonte, attraverso cui la Calabria svela la straordinaria sintesi della sua Poliedrica identità.

Tappa 27 San Giovanni in Fiore / Caccuri- Distanza 23 km
La Sila e l’Alto Marchesato Crotonese si incontrano in questa tappa del cammino Basiliano che dallo splendore dell’Abbazia Florense, passando per il Borghi ormai abbandonati di Fantino e Carrello ed all’imperdibile Badia di Santa Maria del Soccorso, ci conducono fino al castello bizantino di Caccuri, eletto tra i borghi più belli d’Italia. Si parte da San Giovanni in Fiore si percorre il centro storico per arrivare al ponte della Cona che sul finire del Settecento, costituiva la porta d’accesso al paese per chi proveniva dal Marchesato. Si visitano i borghi abbandonati di Fantino e Carrello, e prima di terminare la tappa si visita La Badia di Santa Maria del Soccorso il cui complesso comprende l’ex Convento Dei Domenicani e la chiesa di Santa Maria del Soccorso o della Riforma e la Cappella della Congregazione del Santissimo Rosario.
Tappa 28 Caccuri/Santa Severina – Distanza 24.6 km
Caccuri e Santa Severina 2 borghi incantevoli entrambi eletti tra i borghi più belli d’Italia. Lasciamo Caccuri e dopo circa 3 km arriviamo al monastero del Vurdoj fondato dall’abate Gioacchino 1196 e il 1197. Si prosegue percorrendo le strade interne dove il paesaggio è dominato da piccoli uliveti e vigneti quasi esclusivamente ad uso familiare. Dopo circa 24 km si giunge alla meta finale della giornata attraverso un intreccio di stradine e vicoli. Santa Severina, l’antica Siberene degli Enotri, è definita “La Nave Di Pietra” per la sontuosità con cui si staglia nella valle del Neto, il secondo fiume più importante della Calabria. La Cattedrale del XII secolo, il Castello normanno e il Battistero Bizantino, fanno del piccolo paesino un punto di riferimento culturale del circondario.
Tappa 29 Santa Severina/ Petilia Policastro – Distanza 26 km
Questa tappa del cammino Basiliano immerge il viandante nell’aria del Marchesato che racchiuso tra i corsi medio ed inferiore del Neto e del Tacina conduce nella Presila Crotonese. Il punto di arrivo è Petilia Policastro, borgo che ospita il Santuario della Santa Spina in cui si conservano le reliquie della corona di spine di Gesù. Partendo da Santa Severina ci si muove nel raggio di un’importante area geografica denominata “Marchesato” già a partire dal XIV secolo e che oggi corrispondente alla provincia di Crotone. Petilia Policastro è un borgo di presumibile impianto bizantino, le cui attività sono tutt’oggi legate alla pastorizia e all’industria del legno.
Tappa 30 Petilia Policastro/ Mesoraca – Distanza 12.5 km
Dal santuario della Santa Spina il percorso prosegue in direzione sud-ovest e mantenendo sulla sinistra il panorama del Marchesato con sfondo il mar Ionio. Da qui si arriva sull’Altopiano di Sant’Angelo dove dal punto panoramico “Petrara” si contemplano i ruderi dell’Abbazia Cistercense di Sant’Angelo del Frigillo situati poco distanti dal fiume Vergari. Seguendo un breve tratto di sentiero in discesa, immerso in un lecceto, ci si trova subito sulle rive del fiume Vergari dov’è possibile visitare una serie di incantevoli conche, grotte e cascate del parco fluviale del Vergari. Seguendo il percorso si giunge sino al Santuario del Santissimo Ecce Homo dove è custodita la statua in legno scolpita da Frate Umile da Petralia nel 1630.
tappa 31 Mesoraca/ Sersale Distanza 19.9 km
Da Mesoraca il percorso ci condurrà verso sentieri e una vegetazione che ci lascerà senza fiato. Dai castagneti di Monte Giove, ai faggeti e le pinete dell’Oasi faunistica di “Manulata”, si attraverserà la Riserva Naturale Regionale Valli Cupe dove sarà possibile ammirare i castagni giganti di Cavallopoli e il megalite “Petra aggiallu” (pietra dell’uccello) per giungere a Sersale, città della Presila Catanzarese nel cui territorio vi sono oltre a testimonianza del periodo greco e romano, alcuni monasteri italo-greci e i resti del monastero Florenza di Santa Maria dell’ Acquaviva.
tappa 33 Sersale/Sellia Superiore – distanza 17.9 Km
La tappa 33 si snoda lungo la Presila catanzarese e regalerà al viandante l’incanto delle riserve naturali Valli Cupe e dei panorami del golfo di Squillace di cui si può godere dal borgo di Sellia. Si parte dal centro di informazione turistica di Sersale procedendo in direzione Zagarise passando a località Cipino, un piccolo borgo antico di case con la chiesetta di Santa Maria di Acquaviva. Si scende attraversando un bosco di castagni e colture degli ulivi, si passa per l’imbocco del sentiero delle cascate dell’inferno e si giunge a valle dove si possono ammirare i resti di un antico mulino. Durante il cammino sulla destra si può ammirare il Borghetto Casaglie con all’interno un’antica chiesetta. Dopo un breve tratto di strada asfaltata si torna a scendere a Valle fino ad arrivare nel letto del fiume Simeri, lo si attraversa e si giunge alle pendici della montagna dopo una salita con un discreto dislivello se arriva nel centro del paese di Sellia Superiore
Tappa 34 Sellia Superiore/Villaggio Mancuso – distanza 18.7 Km
Dal Borgo in questa tappa il Viandante viene condotto a Villaggio Mancuso nel cuore della Sila Piccola attraversando località ricca di natura e Arte: quali Magisano, San Pietro Magisano e Vincolise. Da non perdere il santuario del Maria SS. della luce, il Ponte del Diavolo con le caratteristiche gole sul fiume Simeri e la casa museo Antonino Greco giurista e patriota Garibaldino del Risorgimento. Arrivati a Villaggio Mancuso, dopo un cammino tra panorami mozzafiato sui Due Mari, sull’Etna e tra colori affascinanti della vegetazione Silana, si può concludere la tappa con la vista al centro visite Garcea dell’Ente Parco Sila in località Monaco.
Tappa 35 Villaggio Mancuso/Pentone – distanza 25.8 Km
Il Sentiero del monachesimo attraversa i luoghi mistici in cui vivevano, nei secoli passati, i monaci orientali. si potranno ammirare il sito dell’abbazia di Santa Maria di Peseca fondata nel 970 d.C. da monaci Basiliani, Il torrente Litrello, che durante il suo corso crea numerose cascate, e il borgo bandiera arancione di Taverna da cui si potrà scegliere di fare tappa intermedia a San Giovanni d’Alba per visitare Taverna Vecchia o continuare per Sorbo San Basile per poi terminare il cammino a Pentone. Si parte alla chiesetta dedicata a San Giovanni Guardalberto protettore dei forestali costruita nel ‘900 in legno e pietra locale e si attraversa la località Monaco proseguendo in direzione Varano, un sentiero ci condurrà in un suggestivo bosco di Pino Laricio dall’alto fusto. Si superano diverse località come Carcarella, Pietrabianca e Carcare nel cui nome risuona l’antica attività di estrazione e successiva trasformazione del calcare in calce.
Tappa 36 Pentone / Catanzaro – distanza 20.7 Km
La tappa che collega Pentone al capoluogo di Regione, attraversa un percorso di alta valenza naturalistica, culturale e religiosa. Lungo il percorso è possibile visitare luoghi di culto importanti come il santuario della Madonna di Termine. Giunti a Catanzaro si consiglia una visita al Parco Delle Biodiversità Mediterranea: uno dei parchi più belli d’Italia con 63 ettari non possiede solo una ricca biodiversità ma è anche un museo di Arte contemporanea all’aperto. Scendendo verso il centro storico invece è necessaria una visita al complesso monumentale del San Giovanni.
Tappa 38 Catanzaro/Tiriolo – distanza 17.6 km
Dal capoluogo di regione arroccato su 3 Colli con splendide vedute sul mar Ionio e sui monti della Sila Piccola questa tappa del cammino Basiliano accompagna fino a Tiriolo. Borgo da richiami mitici ubicato nell’Istmo di Catanzaro, il punto più stretto d’Italia da cui si può godere della vista di entrambi i mari Ionio e Tirreno. La tappa collega Catanzaro capoluogo di regione a Tiriolo la città dei due mari, che lo studioso Armin Wolf identifica come Scheria, la terra dei Feaci da cui Ulisse parti per il ritorno a Itaca. Sull’omonimo monte persistono grotte naturali che furono abitate sin dal neolitico. Da visitare i palazzi del centro storico, il castello feudale e l’Antiquarium comunale. Tiriolo è conosciuta per il costume tradizionale indossato dalle donne dette “Pacchiane”.
Tappa 39 Tiriolo/ San Floro – distanza 20.8 Km
Dal borgo di Tiriolo si giunge nel centro storico di San Floro la terra dei fichi e del baco da seta. Lungo il percorso si attraversa il centro storico di Settingiano poi Martelletto e località Campo. Si prosegue su una sterrata che attraversa diversi campi coltivati a olivo e grano. Dopo una serie di tornanti con spettacolari panorami, si giunge nel centro storico di San Floro che prende il nome dal suo Santo Patrono.
Tappa 40 San Floro/ Squillace distanza 12.9 Km
Quest’ultima tappa del nostro percorso ci conduce fino a Squillace: un borgo antico in cui Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, politico e scrittore romano nato nella vicina Scolacium (importante colonia romana sorta nel 123-122 a.C.) sui resti della Greca Skilletion, fondò il monastero di Vivarium con annessi una biblioteca e un centro studi sulla Bibbia. Per giungere a Squillace da San Floro si attraversa il borgo di Borgia. Poco prima del borgo abitato di Squillace, con una breve deviazione del cammino sarà possibile ammirare il ponte Ghetterello conosciuto anche come Ponte del diavolo, dalla struttura a Schiena D’asino. Giunti nel borgo merita una visita il Castello di origini normanne. Squillace è anche conosciuta per la lavorazione della ceramica. Qui si conclude il nostro viaggio.
IL TOUR INCLUDE:
- Trasferimenti in auto/minivan privato con autista dal luogo di arrivo alla prima tappa e viceversa;
- Pernottamenti con prima colazione;
- Assistenza telefonica per tutta la prenotazione del tour;
- Assicurazione medico-bagaglio;
- Passaporto del camminatore basiliano;
- Attestato del camminatore dalla 7* tappa;
- Guida del Cammino Basiliano ove strettamente necessario.
Su richiesta:
- Trasporto bagaglio giornaliero (1 collo da 15 kg) ove richiesto;
- Guide del cammino per tutta la durata.
Per esigenze legate al particolare momento storico, l’organizzazione si riserva di poter modificare il programma di viaggio, ma garantendo la medesima qualità dei servizi.
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