Kalavrìa: La Calabria dei borghi fantasma
Parco Nazionale dell’Aspromonte
Aprile/ottobre
tour 5 giorni 4 notti
Un tour per i più temerari che vogliono cimentarsi in un trekking che richiede un po’ di resistenza e la capacità di innamorarsi ad ogni passo. Percorsi in cui a tratti si naviga a vista ma che vi condurranno alla scoperta dei borghi fantasma nel cuore del Parco Nazionale d’Aspromonte. Min 6 pax
Programma di viaggio
Saluti di Benvenuto
Ritrovo dei partecipanti presso il luogo prestabilito, saluti di benvenuto e briefing. Cena e pernotto.
Monte Grosso
Al mattino presto partenza per la cittadina di Bova: riconosciuta come capitale culturale di tutta l’area greco-calabra. Il borgo, che abbarbicato sul monte sovrasta la vallata della grande fiumara Amendolea, è un gioiellino di tradizioni culturali ed enogastronomiche. Da qui parte il nostro cammino attraverso un ripido sentiero che taglia i promontori alle spalle della Chora e incrocia un paio di volte i tornanti della nuova strada asfaltata e ci porta fino al noto Passo della Zita. In un saliscendi di piste e sentieri ci godiamo la vista sulla grande frana Colella, uno dei Geositi del Parco Nazionale d’Aspromonte per arrivare poco dopo nel punto panoramico con una spettacolare vista sulla fiumara Amendolea e il borgo fantasma di Roghudi vecchio. Rientro e pernotto.
Africo Vecchio – Casalinuovo
Un’escursione che non parla solo di una natura totalizzante, di valloni profondi, acque impetuose e querce frondose. Un tuffo nella storia di un paese il cui destino era segnato ancora prima che l’alluvione dell’ottobre 1951 costringesse gli abitanti ad abbandonarlo per sempre. Si parte dal Villaggio Carrà, piccolo agglomerato di case popolari costruite per coloro i quali decisero di rimanere nella propria terra e con le proprie mandrie, e si prosegue lungo la pista che porta all’abitato di Africo vecchio, il paese più isolato d’Aspromonte. Non una strada lo collegava ai centri vicini, ci volevano 6 ore di cammino, ad un buon passo, per arrivare a Bova dove trovare un dottore o dei beni di prima necessità. Da Africo, si scende verso il torrente, dove un ponte in metallo di recente costruzione, ci permette di proseguire sulla sponda opposta e prendere la pista che, serpeggiando, ci porta alla frazione di Casalinuovo. Qui, nel fine settimana, non è raro incontrare i figli e i nipoti di coloro che furono costretti a lasciare la propria casa per una vita incerta “alla marina”, mentre controllano il bestiame o cantano accompagnati da una chitarra. Rientro e pernotto.
Da Ghorio a Pesdavoli
Nel cuore dell’Aspromonte greco, al confine tra il richiamo dei paesi-fantasma e quello della montagna più vera, un’escursione attraverso milioni di anni di emergenze geologiche, panorami mozzafiato e il profumo della macchia mediterranea, intervallata da boschetti di pini e castagni. Un percorso che richiede un po’ di resistenza e la capacità di innamorarsi ad ogni passo.
Partiamo dal centro di Ghorio, frazione di Roghudi vecchio, uno dei borghi abbandonati più suggestivi d’Aspromonte a causa della sua posizione geografica con un meraviglioso aggetto ed un terrificante strapiombo sulla fiumara Amendolea, la grande bianca. Per tutto il cammino seguiamo quasi esclusivamente i sentieri tracciati dagli ovini, numerosissimi in questa zona. Attraversiamo campi di felci, piccoli boschetti frutto di rimboschimenti passati, costoni rocciosi e sottili creste affacciate su terribili frane, prima di giungere alla comoda pista che, attraverso un bosco di pini, ci porterà a destinazione. La presenza di un grande prato, un casotto e una fonte d’acqua, rendono la località Pesdavoli il posto perfetto dove riposarsi e ricaricarsi consumando un lauto pasto da condividere con i compagni di avventura. Rientro e pernotto.
Da Bova ad Amendolea
Check-out e partenza per l’ultima tappa. Il mistero delle origini incerte, il fascino dei ruderi che sfidano il tempo nella calda luce del tramonto, le storie dei suoi abitanti: il castello dei Ruffo di Amendolea è capace di regalare tantissime emozioni contrastanti. Lasciamo Bova e imbocchiamo un sentiero che va verso valle e che ci conduce in prossimità di uno degli affluenti della fiumara Amendolea e, poco più in alto, il misterioso e affascinante castello entro le cui mura è possibile camminare ammirando alcune delle poche strutture ancora intatte e quello che resta di altre.
IL TOUR INCLUDE:
- Trasferimenti
- Assistenza telefonica agenzia;
- Servizio cortesia con rifornimento di snack, acqua e bevande;
- Sistemazioni in rifugio/Agriturismo/B&B.
- Pranzi: a sacco o conviviali;
- Visite ed escursioni come da programma
- Guide certificate Ente Parco Nazionale d’Aspromonte
Per esigenze legate al particolare momento storico, l’organizzazione si riserva di poter modificare il programma di viaggio, ma garantendo la medesima qualità dei servizi.